Durante l’estate la stipsi può peggiorare o diventare un nuovo problema anche per chi abitualmente non ne soffre, complici il caldo, la disidratazione, i cambiamenti di orari e di alimentazione. In questi casi può essere utile cercare di bere più acqua, mantenere un’alimentazione adeguata, ricca di frutta e verdura, continuare o incrementare l’attività fisica.
Di stipsi cronica soffre circa il 20 per cento della popolazione, soprattutto quella femminile, e nei paesi occidentali, a causa della sedentarietà e della dieta sempre più ricca di alimenti raffinati e povera di fibre.
Considerata spesso un disturbo banale, quindi sottovalutato (la metà delle persone stitiche non si rivolge al medico, ma ricorre all’autocura), può porre problemi di diagnosi e cura.
Come curare la stipsi?
Il primo passo per curare la stipsi consiste nel sensibilizzare chi ne soffre sul ruolo della dieta adeguata, ricca di fibre e acqua, sull’importanza dell’attività fisica che contribuisce a mantenere un buon tono della muscolatura addominale.
Alle Terme di Riolo Bagni l’uso delle acque termali permette di aiutare chi soffre di stipsi a risolvere questo fastidioso problema.
La cura principe per chi soffre di stipsi è la terapia idropinica con le storiche fonti Margherita e Vittoria.
La cura idropinica andrebbe effettua nell’arco dell’anno almeno due volte ed ogni ciclo curativo con una durata di 12 giorni, periodo che corrisponde al corretto svolgimento, del metabolismo idrico-salino, delle reazioni specifiche alla cura idropinica. La vita odierna purtroppo non ci permette di seguire appieno queste indicazioni, ma sarebbe necessario almeno 1 ciclo di cura dell’acqua continuativo per i 12 giorni.
E’ possibile amplificare il benefico effetto delle cure idropiniche con le docce rettali.
Le docce rettali sono un trattamento termale utilizzato per la cura di diverse patologie che interessano la parte bassa dell’intestino come la stipsi, ma anche alcuni tipi di colonpatie trovano beneficio in questo tipo di trattamento.